Nel 2021 l’inflazione ha continuato a correre. Secondo le stime dell‘Istat, ad agosto 2021, in Italia, l’inflazione ha raggiunto il 2,1% su base annua e il 0,5% su base mensile.
CHE COSA È L’INFLAZIONE
L’inflazione è l’aumento generalizzato dei prezzi, in Italia viene preso come riferimento indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi.
EFFETTI DELL’INFLAZIONE: PERDITA CERTA, LENTA E INVISIBILE
I prezzi dei beni aumentano, ma il potere di acquisto della moneta rimane lo stesso. La moneta si svaluta perché negli anni potremmo acquistare meno beni e servizi. Questo succede lentamente negli anni, ed in modo “invisibile”.
Per questo motivo dobbiamo investire, dobbiamo trasformare il denaro da semplice liquidità che si svaluta, ad attività finanziaria o reale che si apprezza nel tempo.
LA MONETA PERDE VALORE
Una inflazione del 2% annuo per 10 anni, equivale ad una perdita del 25% del potere di acquisto.
Detto diversamente, dopo 10 anni, con lo stesso capitale, possiamo acquistare il 25% in meno di beni.
Esempio:
Nell’anno 2000 abbiamo 100’000 euro liquidi sul conto corrente, mentre il nostro vicino ha un immobile di controvalore di 100’000 euro.
L’aumento dei prezzi dei beni del 2% all’anno contribuisce a far aumentare il valore dell’immobile circa dello stesso valore (la relazione non è così lineare, inoltre dobbiamo approfondire caratteristiche, posizione, ecc.. ma rimaniamo sul generale solo a titolo di esempio). Il risultato è che dieci anni dopo, l’immobile del vicino varrà circa 125’000 euro.
Mentre noi ci ritroveremo sempre 100’000 euro, per acquistare quello stesso immobile dovremmo aggiungere altri 25’000 euro.
Non abbiamo perso fisicamente 25’000 euro. Ma 10 anni dopo con lo stesso denaro potremmo acquistare 25’000 euro in meno di beni.
PERCHÉ I PREZZI DEI BENI AUMENTANO NEL TEMPO?
Il prezzo di qualsiasi bene aumenta quando la domanda è superiore all’offerta. La domanda può essere superiore all’offerta per vari motivi. Ad esempio:
- Problemi nelle catene di approvvigionamento (come accade attualmente a causa del covid) quindi la produzione non riesce a tenere il passo con i consumi.
- Inflazione da eccesso di moneta; immagina che lo stato inizi a regalare denaro a tutti, in forma di sussidi o altro. Tutti possono permettersi di acquistare di più facendo lievitare i prezzi di beni o servizi.
- Motivi Demografici, la popolazione cresce e la domanda di beni e servizi aumenta (attualmente il problema è opposto, ovvero calo demografico).
Una inflazione contenuta è positiva: Per contenuta, la Banca Centrale Europea, intende aumento generalizzato dei prezzi del 2%.
Un aumento dei prezzi contenuto è positivo, perché significa che vi è richiesta di beni e servizi, che le aziende investono, creano nuovi posti di lavoro, producono nuovi beni o servizi che saranno acquistati da altri consumatori e così via in un circolo vizioso.
Il vero problema si crea quando l’inflazione è troppo alta, perché la moneta si svaluta velocemente oppure quando l’inflazione è troppo bassa o negativa (deflazione).
Inflazione negativa (o diminuzione generalizzata dei prezzi) significa che l’offerta di beni o servizi supera la domanda, in altre parole viene prodotto di più di ciò che viene venduto. Le aziende sono costrette a diminuire la produzione, licenziano il personale (i disoccupati contribuiscono a diminuire la domanda di beni o servizi), non investono, non creano posti di lavoro, la fiducia delle persone diminuisce e così via in un circolo vizioso contrario.
PER MANTENERE IL POTERE D’ACQUISTO, IL TASSO DI RENDIMENTO DEVE ESSERE PARI AL TASSO D’INFLAZIONE
Il tasso di inflazione nell’eurozona dal 2000 ad oggi è stato del 40,52%. In altre parole, il potere d’acquisto di 100.000 euro nel 2000 equivale al potere di acquisto di 140.516,44 euro oggi. Cioè il denaro liquido, ha perso oltre il 40% del suo valore. Il tasso di inflazione medio annuo è stato dell’1,56%. (fonte: inflationtool.com)
Se avessimo investito 100’000 euro nel 2000 con un rendimento dell’1% annuo composto, e tasso d’inflazione del 1,56% annuale, avremmo comunque perso circa 17’000 euro di potere di acquisto.
Perché?
Il prezzo dei beni è aumentato dell’1,56% annuale, mentre il valore dei nostri soldi è aumentato solo dell’1%.
Se il rendimento annuale del portafoglio fosse stato dell’1,56%, ovvero pari al tasso d’inflazione, nel 2021, avremmo 40’000 euro in più in portafoglio.
Ma dato che la moneta si è svalutata dello stesso controvalore, possiamo comprare le stesse cose che potevamo comprare 21 anni prima. Niente di più. Questo è il caso in cui il potere di acquisto è stato salvaguardato e mantenuto.
Se il rendimento annuale del portafoglio fosse stato dell’2,06 %, mentre il tasso d’inflazione del 1,56% la differenza (2,06% – 1,56% inflazione) ovvero 0,50% è guadagno reale.
Con il 2,06% annuale il montante finale è di 153’450 euro.
La moneta si è svalutata del 40%, però il nostro rendimento finale è del 53%. Ecco che, non solo abbiamo mantenuto e salvaguardato il potere di acquisto, ma abbiamo generato un RENDIMENTO REALE del 13%.
Come detto inizialmente, se manteniamo il denaro liquido nel conto corrente, andiamo incontro a una PERDITA CERTA.
I prezzi dei beni aumentano, ma il potere di acquisto della moneta rimane lo stesso.
La moneta si svaluta perché negli anni potremmo acquistare meno beni e servizi. Ricordi la nonna che dice che con 20 milioni di lire, 30 anni fa, si potevano fare miracoli?
Ecco, adesso non più, perché la moneta si è svalutata e continua a svalutarsi nel tempo.
Tra 10 – 15 – 20 anni il tuo capitale varrà molto molto meno, per questo devi prendere in mano la situazione ed agire, investendo in modo corretto.
CURIOSITÀ
In Italia possediamo 1715 miliardi di euro liquidi nei conti correnti (aggiornato a giugno 2021). Con l’inflazione al 2,1% significa che i detentori di questa liquidità hanno mandato in fumo circa 36 miliardi di euro in termini di potere d’acquisto.
LA SOLUZIONE
Dobbiamo trasformare il denaro da semplice liquidità che si svaluta, ad attività finanziaria o reale che si apprezza nel tempo. Questo per salvaguardare il tuo potere di acquisto e consentirti di ottenere una remunerazione del tuo capitale.
Noi lo facciamo in modo indipendente e senza conflitto d’interesse: non abbiamo vincoli con banche o intermediari finanziari, non abbiamo prodotti finanziari da venderti. Il nostro giudizio è sempre imparziale, è volto a consentirti di raggiungere i migliori risultati. Ti consigliamo SEMPRE e SOLO per il tuo bene, perché sei tu a pagarci. Contattaci per un check-up finanziario gratuito e per verificare quali risultati potresti ottenere con i nostri servizi.