Fino a poco tempo fa – cioè fino al 2018 – gli unici soggetti che ufficialmente potevano fornirti consigli d’investimento erano gli intermediari finanziari: cioè banche ed assicurazioni, attraverso i loro dipendenti bancari o attraverso i promotori finanziari (cioè soggetti che possono fare consulenza anche fuori dai locali della banca).
Ma alla fine del 2018 qualcosa è cambiato anche in Italia. È nato l’albo dei consulenti finanziari indipendenti.
Il consulente finanziario autonomo ( o indipendente) è un libero professionista, iscritto appunto all’albo come altri professionisti (avvocati, commercialisti ecc..).
Il vero punto di svolta di questa professione nella consulenza finanziaria deriva dal fatto che esso non può avere collegamenti in affari con intermediari finanziari. Deve quindi essere autonomo e indipendente. Può essere remunerato solo dal cliente.
Questa indipendenza comporta notevoli benefici per i risparmiatori, in particolare 3:
- Una garanzia di tutela per il risparmiatore, che ha un professionista che è sempre e solo dalla sua parte: non è in conflitto d’interesse e non vende prodotti finanziari.
- Una riduzione dei costi: perché ovviamente gli intermediari come le banche o le assicurazioni hanno notevoli costi da sostenere che ribaltano al cliente risparmiatore.
- Grazie alla vasta gamma degli strumenti finanziari il cliente otterrà sicuramente, migliori consigli e miglior risultati.
1) Il primo vantaggio è la tutela patrimoniale. Obbiettivo che puoi raggiungere solo con la Consulenza Finanziaria Indipendente.
Con i servizi finanziari tradizionali bancari e assicurativi non è sempre così:
Hai sentito la storia per esempio dei risparmiatori che hanno perso denaro con i diamanti?
Oppure la storia dei clienti che hanno perso i risparmi di una vita con le obbligazioni subordinate di banca etruria?
O magari conosci persone a cui erano state vendute obbligazioni Lehman Brother, da parte di famose banche italiane.
Questi non sono casualità, ma sono casi di RISPARMIO TRADITO con tanto di accertamento e conferma nelle sedi giudiziarie.
Questo perché gli intermediari finanziari come le banche offrono prodotti e servizi che fanno gli interessi di più tipi di soggetti. Da un lato lavorano per l’impresa che vuole collocare azioni o obbligazioni, dall’altro lavorano per il cliente che le vuole comprare. È un po’ come se l’avvocato lavorasse un po’ per te e un po’ per la tua controparte: è ovvio che poi diventa un gran problema.
La funzione del consulente finanziario autonomo è quella di lavorare per un soggetto solo, per il cliente.
Come l’avvocato fa gli interessi del cliente anche il consulente finanziario autonomo fa solo ed esclusivamente gli interessi del cliente.
Non significa che qualsiasi servizio bancario sia estremamente rischioso. Ma il rischio rimane. Ed il dubbio pure. Quindi perché dovresti rimanere con il dubbio che un giorno il promotore bancario ti consigli qualcosa che non è nel tuo interesse e ti faccia perdere del denaro?
Perché rischiare quando puoi avere un professionista INDIPENDENTE DALLA TUA PARTE che ti consiglia al meglio tutelando il tuo patrimonio?
A parità di costo, è comunque più conveniente affidarsi ad un consulente finanziario indipendente piuttosto che ad un intermediario.
Ma vediamo il secondo punto: è possibile ridurre i costi con la consulenza indipendente? Si è possibile.
2) Il secondo vantaggio che deriva dall’affidarsi ad un consulente finanziario indipendente è la riduzione dei costi.
Quando ti affidi ad una banca per la consulenza finanziaria, stai pagando il promotore finanziario, la banca, la società di gestione il fondo ecc.. Tutta una catena che ovviamente deve essere remunerata.
Quando ti affidi ad un Consulente finanziario autonomo paghi solo la sua parcella ed il costo dello strumento finanziario.
Un esempio?
Un fondo d’investimento azionario ha un costo d’ingresso del 5%. Un costo gestione annuale del 3%. Senza considerare poi costi di recesso, di switch ecc…
Quindi quando decidi di investire 100’000 euro in un fondo azionario tramite il tuo promotore finanziario o la banca spendi (in media) 8000 euro il primo anno e 3000 euro tutti gli anni successivi. Indipendentemente dai risultati.
Un ETF azionario (che è un tipo di fondo d’investimento che i consulenti finanziari indipendenti consigliano ai propri clienti) ha un costo di ingresso pari a 0 euro. Un costo di recesso pari a 0 euro. Costo di switch pari 0 euro e un costo di gestione annuale tra il 0,03% e il 0,30%.
Sommando a questo costo il costo che dovresti pagare per il consulente finanziario indipendente (ex. 1%) hai comunque ottenuto una grandissima riduzione dei costi:
Da un lato avrai un portafoglio azionario di 100’000 euro che costa 8000 euro il primo anno e 3000 euro dal secondo anno in poi (senza considerare altri costi)
Dall’altro avrai un portafoglio azionario di 100’000 euro che costa 300 euro (costo fondo) + 1000 euro (parcella consulente) TOTALE 1300 euro, sia il primo anno che gli anni successivi.
Hai risparmiato ben 6700 euro per il primo anno e 1700 euro per tutti gli anni successivi! Io credo che sia un grande affare! Anche PAOLO SAVONA (presidente della Consob) lo crede, visto che ha pubblicamente ribadito di essere un cliente di consulenti finanziari indipendenti.
Tutto denaro che rimane nelle tue tasche e non nelle tasche di banche, poste e assicurazioni.
Per avere una idea dei miei costi massimi del servizio clicca qui. Ti ricordo che la parcella dipende dalle esigenze del cliente e dall’allocazione del portafoglio, pertanto quella che vedrai è solo una indicazione generica. Il costo reale dovrà essere stabilito sulla base delle tue esigenze. Ti verrà sempre fornito in anticipo un preventivo gratuito. Successivamente potrai decidere se aderire o meno al servizio.
3) Consigli sulla vasta gamma degli strumenti finanziari. Nessun limite ai prodotti.
Il consulente finanziario indipendente non è vincolato da nessun intermediario, quindi ti può consigliare una vasta gamma di strumenti finanziari per migliorare i risultati. Se il miglior etf o fondo d’investimento è distribuito dalla banca X , Y o Z il consulente indipendente ti dirà di sfruttare l’una o l’altra banca.
Mentre il promotore finanziario ti può suggerire solo gli strumenti finanziari proposti dalla banca, che non sono tutti quelli esistenti sul mercato. Sono solo quelli sui quali la banca ci prende una commissione.
E se un determinato strumento finanziario fosse di un’altra banca è ovvio che il promotore non può dirti di andare ad investire dagli altri. Mentre il consulente indipendente è imparziale.
Non parlo delle banche piccole, ma parlo soprattutto dei principali player. Ci sono centinaia di fondi d’investimento molto interessanti che però molte banche italiane non consentono di investirci.
Quindi i consigli che ricevi da questi soggetti bancari non sono imparziali ma limitati ad un ventaglio di prodotti che l’istituto ha a disposizione.
Il punto in questo caso, non è se il promotore è buono o cattivo ha competenze o non ha competenze. Il punto è che, anche se fossero coscienti che un determinato fondo d’investimento è il migliore, ma questo fondo non fosse convenzionato con quella specifica banca, il promotore non potrebbe comunque consigliartelo. Di conseguenza, i risultati che ottieni NON possono essere i migliori risultati. Questo è un dato di fatto.
Dal consulente finanziario indipendente invece riceverai sempre un consiglio imparziale sui prodotti che realmente ti consentono di abbassare i rischi ed i costi e di conseguenza di migliorare i risultati.
Se vuoi sapere qual è la situazione del tuo portafoglio contattami per una diagnosi gratuita, un vero e proprio check-up finanziario. Fissa subito un appuntamento, oppure compila il form indicando gli strumenti finanziari che hai in portafoglio. Per altre esigenze puoi chiamare il numero +3905881901056