Per alcuni investitori, l’oro è un asset che deve essere sempre necessariamente presente in portafoglio… Ma personalmente non la penso così. Forse non sai che, l’oro, è un asset in perdita da 40 anni..Ma partiamo con ordine..
Oro, domanda e offerta
I prezzi dell’oro, come degli altri beni e investimenti sono determinati dalla domanda e dall’offerta. Per quanto riguarda l’offerta, l’oro è un bene raro. La sua offerta è limitata. Ma la sua domanda, è relativa prevalentemente alla gioielleria.
Questa rarità intrinseca ha dato all’oro la sua reputazione di mezzo di scambio globale e gli ha consentito di mantenere il suo valore nel tempo.
Correlazione inversa
L’oro, nella sostanza viene considerato come una forma di moneta infruttifera. Ed è correlato inversamente ai tassi d’interesse reali. Quando i tassi d’interesse salgono, diventa meno conveniente detenere oro. Mentre il ribasso dei tassi d’interesse rende più interessante l’investimento in questo asset infruttifero.
Potere d’acquisto
Come possiamo vedere nel grafico,il valore del dollaro è drasticamente diminuito..
E il valore dell’euro è sceso del 58% dal 2000.
Mentre l’oro, negli anni si è apprezzato molto..
Ma quindi come fa ad essere in perdita da 40 anni?
Se osserviamo il grafico del prezzo dell’oro aggiustato all’inflazione, l’oro sarebbe in perdita dal 1980.
Che significa questo? Che chi ha investito in questo asset, in quegli anni, non solo non ha avuto alcun tipo di rendimento in termini reali. Ma non è neanche riuscito a proteggere il proprio denaro dall’inflazione. E’ anche vero che dal 2000 l’oro sarebbe in profitto, ma come possiamo vedere il suo andamento è molto irregolare e soprattutto imprevedibile.
Perché?
Non è valutabile…
L’oro non ha un “‘valore intrinseco fondamentale” cioè, non fornisce flussi di cassa o diritti di guadagno futuri (come accade invece con le azioni) oppure una promessa di rimborso in una data successiva (come nel caso delle obbligazioni). Inoltre, ha uno scarso utilizzo economico e non è legato al consumo globale.
Questo rende molto difficile, se non impossibile, valutare quando può rendere nel futuro (10-20 anni): Con le obbligazioni sappiamo già quanto possiamo guadagnare nel futuro, quindi la valutazione è possibile fin da subito.
Con le azioni, la valutazione del valore e del rendimento potenziale è più complessa, ma sempre possibile.
Con l’oro questa valutazione non è possibile…
Rendimenti reali positivi?
L’oro può essere concepito come un “paracadute” in certi contesti economici. Ma non come un vero e proprio investimento. Il motivo è semplice: in un lasso temporale lunghissimo, non ha protetto al 100% il tuo denaro dall’inflazione e non ha fornito un rendimento reale positivo. Inoltre, dobbiamo ricordare che, anche la sua volatilità può essere notevole..
Gli strumenti finanziari che hanno consentito di ottenere i migliori rendimenti reali positivi nel lungo termine sono: le azioni!
Come agire?
Per ottenere dei risultati soddisfacenti nel tempo e ridurre la volatilità è necessario investire in asset che abbiano dei rendimenti “prevedibili”. Probabilmente starai pensando che niente è prevedibile sui mercati finanziari… In realtà non è così! Come già detto, con le obbligazioni, per esempio, puoi sapere fin da subito il rendimento che potrai ottenere in un certo periodo di tempo!
Investi con una strategia d’investimento se vuoi minimizzare i rischi e la volatilità del portafoglio e massimizzare i rendimenti.