- Principali accadimenti economici:
Le elezioni americane sono state un evento molto atteso dai mercati, i quali hanno interpretato bene la “probabile vittoria” di Biden. Questo perché con la vittoria di Biden ma con un controllo repubblicano del senato, le scelte politiche del presidente verrebbero ridotte.
Nel senso che è molto probabile che le proposte:
> Sull’aumento delle tasse (il quale avrebbe un impatto di diminuzione del 12% degli utili dello standars e poors).
> Sul controllo e regolamentazione delle aziende tecnologiche
> Di maggior spesa pubblica finanziata dal debito per stimoli e infrastrutture
non riescano a passare.
Quindi la cosiddetta ONDA BLU democratica ha fatto poca paura ai mercati.
Per questi motivi i mercati azionari sono saliti in particolare il settore tecnologico che ha portato il nasdaq su del 4% circa. Inoltre anche il prezzo delle obbligazioni è salito, di conseguenza c’è stato un calo del rendimento delle obbligazioni infatti il rendimento dei titoli di stato decennali usa è passato da 0,90% a 0,76% circa. Proprio perché minor spesa finanziata dal debito significa, minori emissioni di obbligazioni governative e quindi minor offerta di obbligazioni nel mercato.
- Ciclo economico e tassi:
L’occupazione negli Usa è aumentata più delle aspettative, ma la disoccupazione rimane al livello 6,9% molto superiore ai livelli pre pandemici.
Preoccupante il numero di casi di contagiati covid che ha raggiunto 50 milioni di persone nel mondo.
Un nuovo lockdown negli USA, cancellerebbe le speranze di ripresa economica. Molto probabile che questo avvenga come già sta avvenendo in stati europei ed in parte in Italia.
Nel comitato di giovedi (FOMC), Powell, ha confermato che manterrà il livello dei tassi tra lo 0% e lo 0,25% e ha ribadito la sua promessa di mantenerlo fino a quando l’economia colpita dalla pandemia non avrà raggiunto la piena occupazione con inflazione più alta. Molti temono le obbligazioni soprattutto con scadenze più lunghe per via dell’inflazione, ma noi siamo convinti che sarà difficile vedere inflazione per i prossimi anni e che è più probabile che anche i tassi USA arrivino ad un livello negativo come si è verificato in Giappone, in Svizzera, in Europa. Senza considerare la pandemia, che attualmente è il problema più grande, bisogna considerare anche la tecnologia che non è inflattiva ma deflattiva, questo è importante averlo presente. Quindi uno scenario di deflazione e rendimenti negativi rende ricchi coloro che detengono titoli a reddito fisso con rendimenti anche bassi ma positivi. A maggior ragione se si tratta di titoli considerati privi di rischio come le obbligazioni USA.
Ricordiamo che quando la BCE portò i tassi a livello negativo, il bund impiegò 6 anni per arrivare a rendimenti negativi.
- Asset allocation
Alla luce di tutto questo non sono state fatte variazioni sul portafoglio.
- Abbiamo acquistato una piccola partecipazione in BYD auto, 2 anni fa circa. Byd è un produttore cinese di automobili elettriche e batterie che sta costruendo flotte di autobus elettrici e monorotaie per le città di tutto il mondo. Byd sta cercando di conquistare il mercato Europeo. Dal 2021 è prevista la vendita di automobili elettriche in Norvegia. Recentemente il mercato ha iniziato a riconoscere il valore di questa azienda, ed il titolo è salito del 300% circa.
Nei periodi di massima euforia non sono i titoli che fanno molto utile che vengono preferiti ma quelli che raccontano belle storie. Il problema dei due titoli che abbiamo comprato è che fanno molti utili ma raccontano poche storie. È il caso di Intel e Cisco.
- INTEL ha avuto dei ritardi con la produzione dei chip 7nm. Il mercato non l’ha presa bene ed il titolo è crollato ad agosto del 17%. I ritardi nella produzione dei chip sono già avvenuti nel passato e secondo noi un tale crolllo non è giustificato per una azienda di queste dimensioni con utile netto di 24 miliardi in cash. Dopo il crollo abbiamo deciso di prendere posizione in Intel. Riteniamo che abbia un valore molto superiore rispetto al prezzo attuale.
- CISCO azienda leader nella fornitura di apparati di networking ha un margine lordo superiore al 60%. Ed un utile netto di 12 miliardi di dollari circa (dicembre 2019). Ad agosto, l’utile dichiarato non ha battuto le aspettative ed inoltre il piano di riduzione dei costi non è piaciuto agli operatori, il titolo è crollato in un giorno del 12% circa. Il valore del titolo a nostro parere è superiore al prezzo attuale.
- Valuta
Il dollaro ha ceduto del 2% circa. Probabilmente nel breve periodo le oscillazioni saranno anche superiori, ma questo non altera il quadro di insieme e la nostra visione di lungo periodo di questa valuta.